Alla base del progetto l’idea che una tipologia consolidata, ovvero quella dell’abitazione rurale padana, possa essere studiata e rielaborata in chiave contemporanea.
La casa rurale padana nasce come edificio funzionale alle attività agricole, organizzata prevalentemente a blocco e caratterizzata da tre parti principali: abitazione, porta morta e rustico, ad uso stalla o fienile, uniti in sequenza lungo un asse longitudinale.
I tre elementi presentano sempre coperture e, a volte, strutture del tutto indipendenti che forniscono all’edificio un profilo volumetrico a notevole movimento di masse.
La porta morta è l’elemento cardine di collegamento fra abitazione e rustico e si pone al centro di tutte le funzioni.
È contemporaneamente luogo di passaggio e sosta, qui si trovava spesso un abbeveratoio, elemento funzionale fondamentale per la vita agricola.
Anche in questo progetto la porta morta diventa la chiave distributiva dell’intero edificio.
Il volume centrale connette la zona giorno a doppia altezza, rielaborazione del fienile tradizionale, e la zona notte/servizio. Le ampie finestrature contribuisco a coinvolgere il paesaggio esterno, il porticato su cui si affaccia il salone è un elemento caratterizzante e caratteristico, che si ricollega analogicamente al portico delle case di campagna e proietta all’esterno la zona living, divenendone un’estensione per i mesi estivi.
Cliente
Privato
Scopo del lavoro
Progetto e direzione lavori
Progettisti
Pier Maria Giordani
Collaboratori
Carlotta Caggiati
Località
Modena, Italia
Anno
2012-2014